L’ansia e gli attacchi di panico sono oggi uno dei fenomeni più diffusi. I dati parlano chiaro e rivelano che il numero di italiani che ne soffre sta aumentando vertiginosamente e, allo stesso tempo, l’età di insorgenza del disturbo si sta abbassando notevolmente.
Nel mio studio mi trovo sempre più frequentemente ad accogliere giovani ed adulti che raccontano di aver deciso di prendere un appuntamento solo per tornare a stare bene e non provare più sensazioni di malessere e di disagio così invalidanti. Tutti noi ci siamo trovati in ansia nel corso della nostra vita, ad esempio di fronte ad una prestazione scolastica o lavorativa, durante una gara o in una relazione complessa ma in questi casi l’ansia mostra il suo “lato vantaggioso” perché ci permette di focalizzarci sui nostri obiettivi e di utilizzare al meglio le nostre risorse per raggiungere i risultati desiderati.
DiSTURBI D’ANSIA E ATTACCHI DI PANICO
Il disturbo d’ansia si manifesta quando l’ansia diventa così pervasiva, presente, travolgente da non permetterci più di vivere con serenità la quotidianità.
Quest’ansia patologica limita le possibilità di pensiero e azione ed induce ad esempio ad evitare luoghi, persone, situazioni, contesti e circostanze che potenzialmente possono scatenarla. Le persone che soffrono di disturbi d’ansia presentano un’attenzione intensa nei confronti delle minacce, una difficoltà a differenziare stati minacciosi da stati sicuri, una ipersensibilità e una forte reattività di fronte all’incertezza nonché una generale tendenza al controllo.
Negli attacchi di panico la manifestazione improvvisa di paura e di disagio è accompagnata da un’esplosione fisica e mentale che raggiunge il suo apice nell’arco di dieci minuti, soprattutto in contesti in cui si percepisce “un’assenza di protezione”.
Nei racconti delle persone ricorrono frequentemente descrizioni dettagliate di sintomi fisici provati (palpitazioni, tremori, sudorazione eccessiva, senso di soffocamento, formicolii, vertigini, brividi o vampate di calore) e di pensieri catastrofici automatici ed incontrollati che hanno occupano pervasivamente la mente (sensazione di impazzire e/o morire, paura di avere una grave malattia) e che sono difficili da combattere.
COSA SI PUO’ FARE?
Di fronte ad un disturbo d’ansia e ad attacchi di panico è opportuno prendere contatti con lo psicologo per ricercare le cause profonde che possono nascondersi dietro tali manifestazioni. Recenti ricerche hanno infatti dimostrato che l’insorgenza dell’attacco di panico è spesso correlata alla riattivazione di esperienze traumatiche precedenti ( lutti, separazioni, malattie, storie di abbandono, ecc) che possono aver reso il soggetto vulnerabile. Inoltre, la terapia servirà anche per promuovere risorse personali e di autonomia necessarie per ottenere un senso di padronanza sull’ansia e sugli attacchi di panico.